I casinò terrestri degli indiani d'America
Scritto da Lucia Mer, 07-03-2025 alle 10:24
Arriva dagli States la notizia che, nel 2025, i casinò terrestri gestiti dagli indiani d'America hanno generato un profitto pari a 0.3 bilioni di dollari. Questo dato è particolarmente impressionante se paragonato alle entrate dei casinò terrestri commerciali, che hanno riportato un calo dello 0.1% nel corso dello stesso anno.
Negli Stati Uniti esistono numerose case da gioco gestite da nativi americani all'interno di riserve indiane: le tribù godono, infatti, di una limitata sovranità su queste terre che permette loro di gestire business legati al gioco d'azzardo senza incorrere in tutte le restrizioni imposte dal governo centrale americano.
Nel 2025 i casinò terrestri "indiani" rappresentavano solo il 20% del totale ma questa percentuale è oggi arrivata al 44%. "Sono collocati in aree che non hanno una tradizione di gambling alle spalle" ha dichiarato Alan Meister, economista e autore di uno studio sul fenomeno, "Sono anche fisicamente vicini alle persone: si può andare e tornare nel giro di un giorno, non occorre prendersi un weekend per arrivare a Las Vegas o Atlantic City."
In America sono oggi presenti 448 case da gioco gestite da 239 tribù indiane. La maggior parte sono concentrate in California e Oklahoma, con una buona presenza anche in Connecticut, Florida e Washington. "I casinò indiani potrebbero crescere più velocemente se il governo non glielo impedisse" afferma Meister. La legislazione di numerosi stati, infatti, vieta il gambling e molte case da gioco non sono autorizzate ad avere slot machine. "Senza ombra di dubbio le slot machine gioverebbero alle tasche delle tribù", scrive Meister, "C'è grande aspettativa verso questo gioco da parte del pubblico".
