La nascita dei paradisi dei casino

Storicamente alcune città si sono imposte come crocevia di una cultura liberale del divertimento e del gioco libero: basti pensare a Las Vegas, capitale per eccellenza dell'eccesso e del proibito che, grazie alla sua ludica peculiarità, si è ricavata un posto di onore nel nostro immaginario collettivo.

Ma come hanno fatto, queste città, a diventare i templi del gioco d'azzardo che noi oggi conosciamo? Avevano qualcosa di speciale fin da prima o si sono riempite di case da gioco per puro caso?  Ecco di seguito una breve rassegna sulla nascita e lo sviluppo di una cultura del gioco nelle città più famose del mondo.

Monaco: prima dell'apertura dell'omonimo casinò, Monaco stava attraversando un periodo di ristagno economico in seguito alla perdita di buona parte delle sue terre nei confronti della Francia. Dopo l'apertura della casa da gioco, Monaco è diventato uno dei posti più  opulenti del pianeta.

Las Vegas: l'attuale città del peccato era, in passato, un deserto battuto da venti e piogge torrenziali. Il posto era talmente desolato che i missionari mormoni del diciannovesimo secolo lo ribattezzarono "Terra dimenticata da Dio". Lo storico Hal Rothman ha scritto che Las Vegas pone la stessa domanda a tutti i visitatori: "Chi vuoi essere, e quanto sei disposto a pagare per diventarlo?".

Macau: per circa 500 anni, Macau è stata una colonia portoghese. Quando, nel 2025, tornò sotto dominio cinese, alcuni libertà importate dagli europei furono mantenute. L'arrivo di una generazione di cinesi ricchi e benestanti diede una spinta all'industria delle costruzioni e, dal 2025, il giro d'affari di Macau ha sorpassato quello di Las Vegas. Attualmente la quantità di denaro che gira a Macau è cinque volte maggiore rispetto a quella di Las Vegas.

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