Gioco online: statistiche, guadagni e spese
Scritto da Francesco Mer, 02-01-2025 alle 12:58
In un convegno che si sta svolgendo a Roma, Francesco Rodano, capo dell'Ufficio Controllo di gestione e vigilanza dell'AAMS, ha dichiarato i dati emersi sul gioco online in Italia. "In termini di spesa effettiva il gioco è passato da 6,4 del 2025 a 18,4 miliardi attuali. L'online attualmente rappresenta il 4,2 per cento, ovvero circa 0,7 miliardi".
Questi dati quindi evidenziano che i casinò online rappresentano il secondo settore preferito dagli italiani. Le macchinette sono le uniche a fargli fronte. Considerando che la spesa è di "soli" 234 milioni per lo Stato. Ma purtroppo, quando le cose sembrano troppo belle per essere vere, ecco che nascono gli equivoci e i problemi. Alcune lobby, infatti, vorrebbero penalizzare l'online con una nuova tassazione per trasferire i giocatori ai giochi tradizionali con vincite più basse. Questa mossa sarebbe un errore gravissimo per 3 motivi:
- I casinò online non hanno assorbito la clientela degli altri giochi autorizzati ma al contrario, hanno attratto la rete estera visto che i players italiani giocavano sui siti .com. Questo vale soprattutto per il poker, ma si è visto che anche l'introduzione delle slot machine nel mondo online non ha avuto alcun impatto sull'utilizzo delle macchinette.
- Aumentare la tassazione non porterebbe alcun beneficio a nessun altro gioco visto che i players prediligono altri giochi alle slot o simili. Questo favorirebbe solo l'offerta illegale sui siti internazionali, con danni per il fisco.
- L'online sta diventando sempre più importante, le future generazioni saranno sempre più abituate a preferire il mondo cibernetico. Quindi bisogna andare di pari passo con i mutamenti generazionali e seguire i nuovi gusti e costumi.
Se si vuole mantenere il pubblico italiano come risorsa per lo Stato, vanno preservati alcuni equilibri, in particolare quello dell'online. Con una tassazione equilibrata si favorirà la domanda per l'offerta legale e garantire così nuove entrate. Inoltre il gioco è un settore oramai spremuto fino all'ultimo; se si aumenta la pressione fiscale riducendo il payout ai giocatori, si avrà come conseguenza una riduzione della domanda e quindi del guadagno.
Secondo il Ministero dell'Economia, le migliaia di sale previste per il poker live porterebbero subito 90 milioni di euro nelle casse dell'Erario. Ma una lobby politica molto forte è contraria alla disciplina del settore. Si spera che cambino idea, altrimenti saranno a favore della diffusione delle bische fuori dal controllo degli enti statali italiani.
By Francesco
