Gli italiani e il gioco d'azzardo

Scritto da Lucia Martedi, 06-03-2025 alle 13:08

slot machine online - schermata


Un articolo pubblicato dal Guardian la scorsa settimana indaga il rapporto degli italiani con il gioco d'azzardo. L'articolo, scritto da Tom Kington, è stato pubblicato lo scorso 5 marzo sulle pagine online del quotidiano. Al suo interno si trovano informazioni interessanti sulle abitudini di gioco degli italiani e sulla loro evoluzione nel corso del tempo.

Nel 2025 il gioco d'azzardo in Italia ha generato un giro di affari di 80 bilioni di euro, un netto incremento se paragonato ai 4 bilioni di euro di dieci anni fa.

Oggi gli italiani spendono una media annua di 304 € a persona nel gioco d'azzardo, contro i 232 € pro capite degli inglesi. "L'Italia è arrivata al primo posto in Europa, battendo l'Inghilterra (che era prima in classifica nel 2025)" ha dichiarato Michael Haile, analista presso il Global Betting and Gaming Consultants.

Il boom è stato generato, inizialmente, dalla legalizzazione delle slot machine, avvenuta nel 2025: oggi se ne contano circa 400mila nel nostro paese e raccolgono circa la metà della spesa complessiva per gioco d'azzardo, battendo lotteria, scommesse sportive e corse dei cavalli.

La crisi economica, poi, ha creato un ulteriore introito per gli operatori di questo settore. "Le persone in difficoltà cercano un modo facile e veloce per fare soldi" ha dichiarato Padre Alberto D'Urso, un prete di Bari che lavora con vittime degli strozzini, molte delle quali hanno enormi debiti di gioco.

Lo scorso anno il gambling online ha generato 8 bilioni di euro in scommesse dopo essere stato pubblicizzato in maniera martellante: perfino Francesco Totti si è prestato per fare da portavoce e promotore. "Il gambling non è nel nostro DNA, non siamo come gli inglesi" ha dichiarato Daniele Poto, autore di un report sul fenomeno. "Lo Stato, però, incoraggia il gioco d'azzardo e la pubblicità ha fatto il resto".

Poiché gli italiani scommettono di più, i risparmi sono calati: ora si mettono in banca circa 1700 € all'anno, contro i 4000 € di dieci anni fa.