Le dipendenze sono una malattia?
Scritto da Lucia Giovedi, 05-07-2025 alle 8:39
Damian Thompson è un giornalista inglese con un passato da alcolista. Nel suo ultimo libro, The Fix, Thompson sostiene la teoria che le dipendenze non siano malattie da curare ma semplici condizioni umane, e come tali vadano trattate.
La teoria, non nuova ma piuttosto controversa, ha immediatamente suscitato critiche e polemiche da parte dell'opinione pubblica.
Secondo Thompson l'impulso a controllare di continuo il nostro account Twitter o il nostro Blackberry, la nostra passione smodata per i dolci e la spinta a giocare sui casinò online sono accomunati dalla presenza di una dipendenza, creata in parte dalla natura umana e in parte dalla società nella quale viviamo.
Nella sua nativa Inghilterra il 73% della popolazione adulta gioca d'azzardo; tra questi, 0.7% ha problemi di gioco. Secondo le stime, inoltre, 1.2 milioni di persone sono dipendenti dal porno online in Gran Bretagna e, nel mondo, oltre 2 milioni di persone sono iscritte alla Alcolisti Anonimi.
Nel capitolo intitolato Why Cake Is The New Coke (Le Torte Sono La Nuova Cocaina) Thompson scrive "Quando qualcuno porta dei pasticcini in ufficio, i colleghi si fiondano sul vassoio e tornano a servirsi finché i dolci sono finiti. Questo comportamento mi ricorda quello dei colletti bianchi degli anni 80, che tornavano freneticamente al tavolo di vetro sul quale erano stese le piste di coca".
Lo scrittore, aspramente criticato per la sua posizione sulle dipendenze, scrive: "E' tempo di dire addio all'idea che esista un ristretto gruppo di sfortunati individui, dipendenti da qualcosa e quindi 'malati'. (…) Non esiste un test per le dipendenze, non le si possono scoprire con un'analisi del sangue, un'ecografia o una risonanza magnetica. (…) Definire le dipendenze una malattia e parlarne usando il linguaggio ad esse riservato è un insulto nei confronti delle persone che hanno un problema fisico sul quale non possono esercitare alcun controllo".
